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Made in Italy e sostenibilità: due fattori chiave della nostra azienda “Nel 2050 un consumatore su 10 al mondo mangerà italiano”

Scritto da Pierluigi Fortino il .

Uno degli obiettivi della nostra Op Euro.com è rispettare la terra dove siamo nati e dove coltiviamo i nostri prodotti. La Piana del Sele, a Battipaglia, in provincia di Salerno, è un luogo unico in Italia per la fertilità dei terreni, i fattori climatici e le caratteristiche orografiche. Molti dei nostri prodotti sono biologici e siamo convinti che la sostenibilità sia lo specchio del futuro nel settore agroalimentare.

Uno studio condotto dall’Università di Tor Vergata conferma che il futuro del nostro settore è la sostenibilità. Ma se il 28% delle PMI è virtuoso, il 35% ancora nega il green. Come abbiamo già scritto, il settore agroalimentare italiano sta resistendo bene all’impatto del Covid-19 soprattutto grazie all’export. Recenti studi evidenziano che ad oggi l’agroalimentare Made in Italy è in crescita e vale 41 miliardi di euro. Secondo una ricerca, nel 2050, quando la popolazione mondiale sarà di 8-10 miliardi, 1 consumatore su 10 nel mondo mangerà cibo italiano.

Queste informazioni sono emerse durante la IX edizione del Seminario Food, Wine & Co – Verso la Sostenibilità, che si è tenuto nelle scorse settimane a Roma.

Durante l’evento – organizzato e ideato dalla professoressa Simonetta Pattuglia e dal Master in Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media di Roma Tor Vergata, in collaborazione con Fiera Roma e Coldiretti – è stato presentato anche un recentissimo studio sul Green Marketing delle PMI italiane, effettuato dal team di ricerca della professoressa Pattuglia. È emerso che la sostenibilità sta diventando un vero e proprio trend (i consumatori preferiscono un prodotto sostenibile al 28% rispetto ai prodotti concorrenti).

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